05 Novembre 2025
Accogliendo l’indicazione di Papa Francesco affidataci lo scorso anno anche la nostra Diocesi accoglie l’invito a vivere, il prossimo 9 novembre, la “Giornata della santità delle chiese locali”.
Sarà un’occasione per la Chiesa intera per ricordare i Santi, i Beati e, non di meno, i Venerabili e Servi di Dio della nostra Terra, riconoscendoli davvero come “segno vivo della presenza del Signore risorto” e “guide sicure nel comune itinerario verso Dio”. Come tali, infatti, essi continuano a proteggere e a sostenere la nostra comunità, desiderosa di incarnare il vangelo e di annunciarlo senza paure e senza sconti.
Non è sufficiente, infatti, affermare la santità della Chiesa e rimanere su un piano generico. Questa santità che ogni domenica proclamiamo nel Credo, va concretamente rintracciata in mezzo al popolo di Dio, lì dove ci si trova. La santità, se viene dallo Spirito, è presente ovunque, a patto che si abbiano gli occhi per scoprirla. Gli occhi della fede naturalmente… perché l’opera di Dio nei fratelli e nelle sorelle non la si può vedere con il lume della ragione o con la sola forza di volontà.
Siamo troppo spesso attenti, poi, anche all’interno della Chiesa, a setacciare ciò che non va, a soffermarci pesantemente sui limiti, sulle mancanze, sul peccato. È richiesta, perciò, una coraggiosa conversione del cuore per cogliere le tracce di santità che rendono bella ogni chiesa locale e, perciò, anche la nostra.
Papa Francesco ci fornisce una preziosa mappatura che potremmo imparare a utilizzare nel nostro quotidiano. Egli, pensando ai “santi della porta accanto”, fa riferimento a “coniugi che hanno vissuto fedelmente il loro amore aprendosi alla vita; uomini e donne che nelle varie occupazioni lavorative hanno sostenuto le loro famiglie e cooperato alla diffusione del Regno di Dio; adolescenti e giovani che hanno seguito Gesù con entusiasmo; pastori che mediante il ministero hanno effuso i doni della grazia sul popolo santo di Dio; religiosi e religiose che vivendo i consigli evangelici sono stati immagine viva di Cristo sposo. Non possiamo dimenticare i poveri, i malati, i sofferenti che nella loro debolezza hanno trovato sostegno nel divino Maestro”. (Papa Francesco, Lettera per il ricordo nelle chiese particolari dei propri Santi, Beati, Venerabili e Servi di Dio).
La nostra Diocesi è ricca di Santi e il nostro pensiero va al Venerabile Don Felice Canelli e al Servo di Dio Don Francesco Maria Vassallo, che se da una parte esprimono in maniera luminosa una santità già riconosciuta dalle comunità in cui sono vissuti, dall’altra incoraggiano a non desistere mai, sorretti dall’azione dello Spirito di Cristo e dalla materna compagnia della Vergine, dal personale e comunitario cammino di santificazione.
In unione fraterna.
San Severo, 4 novembre 2025
+ Giuseppe, vescovo
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