Cari fratelli presbiteri, operatori pastorali e fedeli tutti,

oggi celebriamo la V Giornata di preghiera per le vittime e i sopravvissuti agli abusi nella Chiesa e per gli adulti vulnerabili. Questa sera ad Assisi, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, nell’ambito della 81ª Assemblea generale della Cei, parteciperò alla preghiera per tutti coloro che hanno subito abusi. A presiederla sarà mons. Ivan Maffeis, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e vescovo delegato per il Servizio regionale per la tutela dei minori e delle persone vulnerabili della Conferenza episcopale umbra.

In questa circostanza desidero raggiungervi con un pensiero che nasce dal cuore e si fa preghiera. Non viviamo un semplice ricordo. Oggi ci fermiamo, come comunità credente, davanti alla sofferenza di donne e uomini, bambini e bambine, la cui dignità è stata ferita nel luogo dove avrebbe dovuto essere custodita. Alcuni di loro portano cicatrici visibili, altri custodiscono silenzi che pesano come macigni. A ciascuno vorrei dire con umiltà e verità: per il male ricevuto dentro la Chiesa chiediamo sinceramente perdono e vi assicuriamo la nostra vicinanza. Il vostro dolore continua a richiamarci a percorsi di conversione, di giustizia e di custodia della vita.

Non dobbiamo temere di riconoscere il male compiuto dentro la Chiesa. Una Chiesa che non ascolta chi soffre, che non si lascia ferire dalla verità e non assume la responsabilità dei propri errori, tradisce il Vangelo che proclama. Per questo sento forte il dovere di rinnovare l’impegno della nostra Chiesa di Bari-Bitonto a coltivare una cultura della verità, della trasparenza e della cura verso i più fragili. Solo così possiamo diventare profezia di speranza per il mondo. Nessuna ragione pastorale, nessuna forma di prestigio istituzionale potrà mai giustificare omissioni o difese di ciò che è ingiusto.

Da diversi anni è attivo nella nostra Arcidiocesi l’Ufficio per la Tutela dei Minori e degli Adulti Vulnerabili: un servizio prezioso, in costante formazione, che offre ascolto e accompagnamento alle vittime, e promuove percorsi di prevenzione nelle comunità cristiane. Vi invito a conoscerlo attraverso il portale diocesano, a sostenerlo e ad affidarvi con fiducia a questo spazio di ascolto competente e rispettoso. Là dove qualcuno trova il coraggio di chiedere aiuto, la Chiesa deve saper rispondere con discrezione, accoglienza e responsabilità.

Che questa giornata non rimanga un appuntamento, ma diventi lievito di una conversione che abbraccia tutti. I piccoli e i fragili siano sempre più al centro della nostra preghiera e del nostro agire pastorale. Abbiamo bisogno di comunità che siano davvero luoghi sicuri, capaci di custodire la vita dei più vulnerabili, e di sostenere chi porta ferite ancora aperte. Comunità dove l’educare significhi generare fiducia, limpidezza, libertà.

Affido al Signore Gesù, Buon Pastore, ogni vittima e ogni persona segnata dall’abuso. Egli solo guarisce i cuori affranti e fascia le nostre ferite. A Maria, Madre della tenerezza, consegniamo il nostro cammino, perché accompagni la nostra Chiesa a diventare sempre più casa affidabile, spazio di libertà e di vita nuova.

 

✠ Giuseppe Satriano

Arcivescovo di Bari-Bitonto

 

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