Si è svolto ieri, 16 giugno 2025, a Copertino nella suggestiva cornice di Masseria La Tenente, bene confiscato alla criminalità organizzata e affidato alla Fondazione Fare Oggi, l’incontro sul tema “Gaza e la dignità Umana: il grido che interpella le coscienze”.
L’incontro, organizzato dalla Caritas Diocesana, ha visto la partecipazione di numerose persone interessate ad ascoltare dalla viva voce del Dott. Davide Musardo, psicologo interventista di Medici Senza Frontiere impegnato nella Striscia di Gaza, quanto sta accadendo in quei luoghi. A moderare l’incontro Giuseppe Tarantino, giornalista del Nuovo Quotidiano di Puglia.
L’intervento del Dott. Musardo ha evidenziato come in questo momento, nella Striscia di Gaza, siano violate le piú elementari norme sul rispetto dei diritti umani. L’esperienza sul campo del Dott. Musardo ha fatto riflettere sui dolori fisici di quanti sono vittime delle armi ma soprattutto del dolore spirituale e psichico di coloro che vivono in un perenne tempo di morte, nell’incertezza del vivere, di essere comunità.
I continui spostamenti per il rischio di essere bombardati, il rumore dei droni che sorvolano la striscia notte e giorno, l’assenza dei beni materiali più essenziali come l’acqua, il cibo, le cure e relazionali come una famiglia, gli amici costituiscono uno stillicidio continuo di sofferenza.
A Gaza, l’umanità è a tempo. Perché il vivere e il custodire relazioni è dettato dal cosiddetto “tempo umanitario” alcune ore del giorno in cui le forze armate israeliane si sono impegnate a non bombardare. Impegno molto spesso disatteso.
“Abbiamo voluto fortemente questo incontro perché l’ascolto dei testimoni, il trauma che la verità dei fatti genera nelle coscienze di chi ascolta, possa generare un sussulto di preghiera e di impegno per la pace. Si parla spesso di quanto accade in Medio Oriente e in Terra Santa ma il rischio è che si cada nella banalità di dividere quanto accada tra «buoni» e «cattivi», tra «giusti» e «sbagliati». La realtà è davvero molto più complessa. A noi cristiani spetta il compito, come ci ricorda Papa Leone oggi e Papa Francesco prima, di custodire l’umanità, di confermare ognuno nella sua dignità di persona e ricordare che una pace «disarmata e disarmante», come ci sollecita Papa Leone, parte da un linguaggio pacificato e pacificante. Dobbiamo dire con forza che ciò che sta accadendo nella Striscia di Gaza sta uccidendo migliaia di persone, attentando al futuro di un popolo, ma dobbiamo dire anche con chiarezza che la sussistenza delle comunità nazionali e il diritto si autodeterminazione dei popolo deve essere garantito a tutti. Senza cadere nel tranello mediatico di cercare la ragione o il torto attribuendoli arbitrariamente.
Il grido degli innocenti, che a Gaza sta toccando vette inconcepibili, deve responsabilizzare noi, qui, perché questo grido non cada nel vuoto. È necessario che cessi il rumore di morte delle armi per dare al popolo di Gaza la possibilità di rialzarsi.” (Don Giuseppe Venneri)