La storia di Nardò, come quella di molte città pugliesi, è attraversata dalla presenza ebraica, antica e complessa, fatta di radicamenti profondi ma anche di tensioni, persecuzioni ed espulsioni. Questo volume, frutto dello studio di documenti inediti conservati nell’Archivio Storico della Diocesi di Nardò-Gallipoli, ricostruisce con rigore e chiarezza le vicende della comunità ebraica neritina tra Medioevo e prima età moderna, restituendo spessore a un capitolo ancora poco conosciuto della storia locale.
Il lavoro prende le mosse dal dato certo del 1276, quando i Registri della Cancelleria angioina attestano il contributo della comunità ebraica di Nardò a un’imposta regia, e segue il filo degli eventi attraverso le oscillazioni di favore e ostilità, di tolleranza ed emarginazione, che segnarono la vita degli ebrei in una città a prevalenza cristiana. Le pagine dedicate agli interventi dell’abate Guglielmo, alle tensioni con l’Università, alle ricadute delle grandi crisi politiche e religiose europee (fino allo scisma d’Occidente) offrono uno spaccato vivido e documentato.
Particolarmente significativi risultano i due documenti al centro dell’indagine. Uno riprende gli Atti della Visita Pastorale del vescovo Ludovico De Justinis (1485), che elencano famiglie ebraiche soggette alla tassa di affida e ne rivelano il radicamento sociale. L’altro trascrive fedelmente un prezioso manoscritto del 1509, che è riprodotto nelle tavole fotografiche che corredano l’edizione, il quale registra introiti della Mensa vescovile, includendo nuovamente nomi e presenze ebraiche in città in quell’anno. Non semplici dati fiscali, ma tracce che permettono di dare volto e identità a uomini e donne spesso rimasti nell’ombra delle cronache ufficiali.
Il pregio del volume e del paziente lavoro dell’Autore è proprio questo: non limitarsi a registrare fatti, ma restituire dignità storica alle persone, restituendo a Nardò la memoria di una comunità che, pur tra continui tentativi di espulsione, seppe intrecciare per secoli la propria vicenda a quella della città.
Un’opera preziosa, che arricchisce il panorama degli studi locali e apre prospettive di ricerca ulteriori, fondate sulla convinzione che la storia non sia soltanto un insieme di eventi, ma soprattutto un intreccio di vite.
L’edizione, curata da Marcello Gaballo e Adele Cavallo, con foto di Lino Rosponi e incisioni a tema tratte da libri antichi, è stato edito con il contributo delle confraternite cittadine di San Giuseppe e dell’Annunziata e del Carmine di Nardò.
Il libro, non in commercio, è disponibile presso il bookshop del Museo Diocesano di Nardò.






