Ottobre è, per tutta la Chiesa, il mese missionario, tempo privilegiato per ravvivare la consapevolezza della nostra vocazione di battezzati: essere discepoli missionari, testimoni del Vangelo nella vita quotidiana.
Nel contesto del Giubileo del 2025, Papa Francesco ha scelto come tema della Giornata Missionaria Mondiale il motto “Missionari di speranza tra le genti”, un invito a lasciarci guidare dallo Spirito di Dio per divenire costruttori e testimoni della speranza in un mondo che ne ha tanto bisogno.
“Sentiamoci ispirati a metterci in cammino sulle orme del Signore Gesù per diventare, con Lui e in Lui, segni e messaggeri di speranza per tutti, in ogni luogo e circostanza che Dio ci dona di vivere.” (Papa Francesco, Messaggio GMM 2025)
Le iniziative missionarie in diocesi
Lo scorso giovedì 10 ottobre, presso l’ex convento Santa Maria degli Angeli in Casarano – oggi sede della Caritas cittadina – l’Ufficio Missionario Diocesano ha organizzato la prima delle adorazioni mensili che si svolgeranno lungo l’anno per le intenzioni delle missioni.
Già al secondo anno di questa splendida esperienza, una piccola ma fedele comunità si ritrova ogni mese per un momento di preghiera e riflessione. L’adorazione è animata dai giovani, che hanno dato vita a un piccolo coro stabile, segno di un cammino che unisce musica, fede e fraternità.
In un luogo semplice e ricco di spiritualità come l’ex convento francescano, la preghiera si fa ascolto e invocazione, nel silenzio che diventa missione.
Il prossimo venerdì 24 ottobre riprenderà anche l’esperienza della catechesi per adulti, un percorso di formazione e condivisione per approfondire le strade percorse dai santi che hanno fatto della missione la loro vocazione.
Un cammino che vuole ricordare a tutti che la missione comincia vicino a noi, nel portare la Parola di Dio al proprio vicino, nella quotidianità dei gesti e delle relazioni.
La Veglia Missionaria Diocesana
In comunione con la Chiesa universale, abbiamo vissuto insieme la Veglia Missionaria Diocesana, un momento intenso di preghiera e testimonianza nella Parrocchia San Francesco d’Assisi di Galatone.
L’atmosfera raccolta e luminosa ci ha accompagnati in un incontro che ha unito voci, canti, riflessioni e silenzi carichi di significato.
Arricchente anche la testimonianza del dottor Norberto Pellegrino e del professor Bruno Tiene, che hanno raccontato la loro esperienza missionaria in Africa, attraverso il servizio concreto e la disponibilità a mettersi al fianco dei più poveri.
Il dottor Pellegrino ha condiviso la sua esperienza di chirurgo in un centro medico in Benin, dove la cura diventa espressione viva della carità cristiana. Il professor Tiene, invece, ha raccontato la sua vita tra i poveri, la sua disponibilità ad ascoltare, aiutare e condividere con semplicità, portando speranza nei luoghi della fragilità.
Durante la Veglia, il Vescovo ha richiamato la bellezza e la profondità del messaggio di Papa Francesco per la Giornata Missionaria Mondiale, in cui invita a rinnovare la missione della speranza a partire dalla preghiera, soprattutto quella fatta con la Parola di Dio e con i Salmi, “una grande sinfonia di preghiera il cui compositore è lo Spirito Santo”.
Abbiamo compreso che la speranza nasce dalla Parola di Gesù, che siamo chiamati ad ascoltare e diffondere fino agli estremi confini della terra. Essa si rafforza nell’esperienza viva e concreta della carità fraterna, dove lo Spirito opera in tutti e fa germogliare la speranza che la Parola di Dio semina nei cuori. Come il seme che cresce e porta nuova vita, anche la speranza cristiana è chiamata a fiorire nella storia.
È nostro compito farci annunciatori di questa Parola, testimoni credibili di una vita che, con Gesù Risorto, supera il dolore, la solitudine, l’esclusione, l’ingiustizia e le divisioni.
Così possiamo diventare oggi nel mondo segno visibile e concreto dell’amore di Dio, di quella vita che vince ogni morte. La speranza cresce solo se condivisa. Come comunità diocesana vogliamo continuare a farci prossimi, a costruire ponti, a sostenere le missioni e a vivere ogni giorno la gioia del Vangelo.
Perché la missione comincia da qui, da noi, oggi.
Per approfondire:






