NOI: pellegrini di speranza Dal 28 al 30 aprile si è svolto il Giubileo dell’inclusione e per le persone con disabilità. Tre giorni importanti in cui i focus sono stati la bellezza e la concretezza dell’inclusione nelle relazioni e attività quotidiane, tra sport, lavoro e vita sociale. Sotto la straordinaria regia dell’instancabile suor Veronica Donatello e dello staff del Servizio Nazionale per la Pastorale delle persone disabili, il Giubileo si è aperto con il convegno Nazionale”NOI: pellegrini di Speranza”. Con i saluti iniziali di Mons. Baturi, segretario CEI, si è vissuto un grande momento ricco di confronto e testimonianze con l’intervento del ministro per le disabilità Alessandra Locatelli, Maurizio Borgo, garante nazionale delle persone con disabilità e tanti altri illustri relatori, accomunati dall’intento di sostenere l’inclusione come stile di vita. Importante la testimonianza degli atleti paralimpici Bebe Vio e Oney Tapia, testimoni autentici di come si può ripartire con slancio anche dopo una situazione di grande dolore e difficoltà. Di particolare interesse i due panel di approfondimento. Il primo dal nome “PROGETTO DI VITA” ha visto l’intervento di Paolo Bandiera dell’AISM e uno sketch dei TERCONAUTI, ai quali è ispirato il film “La vita da grandi” in programmazione al cinema. Il secondo panel “SCIENZA, TECNOLOGIA ED ETICA” è stato guidato da don Andrea Ciucci, coordinatore di Segreteria della Pontificia Accademia per la vita e la testimonianza della combattiva Marta Russo, cavaliere della Repubblica. Il convegno era accessibile in italiano, inglese, LIS e sottotitolato, insomma per tutti: nessuno escluso. E parallelamente al convegno”Le vie della Speranza”: in via della Conciliazione, che collega San Pietro a Castel Sant’Angelo, trenta gazebi di associazioni che hanno fatto dell’inclusione la loro carta di identità. A fine convegno il passaggio silenzioso della Porta Santa di San Pietro e nel pomeriggio la Santa Messa nella Basilica di San Paolo fuori le mura. La bellezza e i sorrisi di tutti, le battaglie che ognuno sta conducendo per il riconoscimento dei propri diritti, il dibattito sul decreto 62, lo splendido video sulla legge 227 e tanto altro hanno fatto di questo Giubileo un evento unico e di grande importanza che è proseguito con i Track food nei giardini di Castel Sant’Angelo. Ognuno ha potuto constatare con mano e con la “forchetta alla mano” che la disabilità non è un impedimento al lavoro ma quel quid in più che lo rende unico e speciale. Ogni partecipante è tornato a casa arricchito e trasformato da tanta bellezza per essere portatore di speranza autentica nelle proprie comunità.






tratto dalla Pagina Facebook di Catechisti Puglia