10 Novembre 2024

Questa vedova, così povera, ha gettato nel tesoro tutta la sua vita.

Un gesto semplice quello che attira lo sguardo di Gesù; un gesto come tanti che si ripeteva quasi “meccanicamente” lì dinanzi alla sala del tesoro. Ma qualcosa attira lo sguardo del Dio fatto uomo, è la semplicità e allo stesso tempo la densità del gesto compiuto da questa donna, senza nome, senza volto, presente solo con la sua “misera” condizione di marginalità, è una vedova, una donna senza “copertura assicurativa” sulla vita. Nessuno che su questa terra la difenda, la guardi o si premuri di lei; ma lei è nella categoria dei poveri di Jahwè, lei sta nel cuore di Dio e lo sa, e per questo mette la sua vita tutta in Dio, più di chiunque altro. Questo è quello che coglie Gesù, il gesto supremo che consegna a noi oggi, sentirci nel cuore del Padre e per questo saperci gettare completamente in Lui senza riserve, senza timori. L’infinito confina con una carezza, l’assoluto con due spiccioli poveri,
la notte comincia con la prima stella, l’amore con il primo sguardo, il mondo nuovo con il piccolo gesto di una vedova senza nome (E. Ronchi).

Buona domenica

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