“Un bel momento per la comunità dei credenti, un’importante esperienza spirituale, emozionante e formativa” che “ha fatto sentire tutti coinvolti, nei loro diversi carismi, e che fa ben sperare per la crescita in sintonia nel nuovo stile” di relazione improntato al cammino sinodale.
Queste le prime impressioni dei facilitatori dei gruppi sinodali invitati ad un incontro di verifica dopo le tre assemblee organizzate nelle scorse settimane dalla diocesi di Lecce, per approfondire tematiche costruttive per il futuro pastorale della Chiesa locale.
La chiesa di Sant’Irene è stata luogo di un evento di portata storica, il primo di questa tipologia nel percorso sinodale della Chiesa cattolica, in cui piccole comunità di fedeli, circa duecento in tutto, appartenenti ai consigli presbiterale e pastorale diocesano, presbiteri, religiosi, consacrati, associazioni diocesane e gruppi differenti di fedeli laici, suddivise nei tavoli di studio erano unite in un unico afflato spirituale.
Ora è il tempo della consegna, alla segreteria nazionale del Cammino sinodale delle Chiese d’Italia, dei contributi di queste riflessioni: notevoli e variegate ma in armonia di valori e proposte.
La sintesi operata è attualmente al vaglio dei facilitatori e dell’équipe sinodale diocesana come sempre è avvenuto nel cammino del Sinodo: raccolta di narrazioni e restituzione al popolo di Dio per integrazioni e confronti.
Si tratta di discernere mettendo al primo posto la portata della dialettica di confronto prima ancora dei contenuti stessi. “L’investimento di energie e tempo” ha come obiettivo quello di maturare nella “consapevolezza di accogliere un dono dello Spirito per un processo serio di rinnovamento personale ed ecclesiale”, come chiarisce don Vito Mignozzi, preside della Facoltà teologica pugliese.
Il metodo utilizzato e tanto apprezzato della Conversazione nello Spirito continuerà a segnare il futuro della Chiesa, impegnata nei prossimi mesi a recepire le linee pastorali della Cei, frutto di una sapiente riflessione nazionale di raccolta delle varie sintesi.
Successivamente, a livello locale, il popolo di Dio sarà chiamato a “lavorare sulla progettazione del futuro pastorale, formandosi sempre più all’ascolto dello Spirito” per il retto discernimento, come delineato dal vicario generale mons. Angelo Raffaele Panzetta, arcivescovo coadiutore di Lecce.
Con questi ultimi atti, ci avviamo al tratto finale di questo determinante cammino per una Chiesa in ‘uscita’.
Siamo, perciò, in dirittura d’arrivo per l’inedito viaggio che la comunità dei fedeli del terzo millennio è ormai pronta ad intraprendere: senza apertura a prospettive diverse e spesso ‘scomode’ non ci sono cambiamento e crescita, che è l’auspicio di questo Sinodo per una evangelizzazione adeguata ai tempi, sempre forti nella fede e testimonianza personale.






