Una vera occasione “per valorizzare l’opportunità pastorale offerta da questo momento così importante dell’anno liturgico” che è la celebrazione di inizio della Quaresima.
Si è espresso così don Mattia Murra, direttore dell’Ufficio liturgico diocesano in una notificazione (LEGGI) inviata a tutti i presbiteri in vista del Mercoledì delle ceneri, al fine di offrire opportuni chiarimenti circa il contesto celebrativo e il ministro deputato ad imporre questo segno austero e di grande valenza spirituale.
Siamo dinanzi ad una celebrazione di carattere penitenziale. Come precisato da don Mattia, infatti, “l’imposizione delle ceneri accompagnata da una delle due formule proposte dal Messale e da recitare per ogni fedele ci riporta oggi all’urgente bisogno di conversione”.
Prendendo, dunque, spunto dal Messale Romano oggi in uso nella Chiesa Cattolica, il direttore dell’Ufficio liturgico diocesano, su mandato degli arcivescovi Michele Seccia e Angelo Raffaele Panzetta fa opportunamente presente le seguenti indicazioni:
- Terminata l’omelia, il sacerdote che presiede la celebrazione benedice le ceneri con una delle due orazioni previste e con l’aspersione; segue l’imposizione delle ceneri e la preghiera universale prima di proseguire la celebrazione nel modo consueto.
- Se è presente un secondo ministro ordinato, questi impone le ceneri al celebrante principale, usando le formule consuete.
- I ministri sono incoraggiati a valorizzare entrambe le formule proposte dal Messale (eventualmente alternandole): la prima, infatti, osserva Murra “è appello alla conversione, la seconda lo motiva”.
Rimane comunque la possibilità di scegliere e utilizzare una sola delle due formule, recitandola per ogni fedele.
- Le ceneri si ottengono bruciando i rami di olivo e di palma benedetti la Domenica delle Palme dell’anno precedente (SCARICA) mentre quelle avanzate si disperdono nella terra.
- Ministro dell’imposizione delle ceneri è soltanto il vescovo, il presbitero e il diacono poiché il Messale non prevede di affidare tale incarico a ministri istituiti o a ministri straordinari della comunione, né prevede di inviare tali ministri perché rechino le ceneri ai malati.
Potrebbe essere opportuno, tuttavia, che nei primi giorni della Quaresima il parroco e i sacerdoti visitino i malati per incoraggiarli e per confermare loro che la sofferenza, cristianamente accettata e offerta, è atto penitenziale di altissimo valore.
- Il gesto dell’imposizione delle ceneri consiste nello spargere le ceneri sul capo, recitando la formula per ogni fedele; pur senza eccessi impropri, va assicurata una materialità davvero visibile e percepibile del segno, sia quando si presentano le ceneri per la preghiera di benedizione, sia quando si impongono sul capo del fedele.
- Tenendo conto che le ceneri sono da imporre all’interno di un contesto celebrativo, il tutto può svolgersi anche durante una celebrazione della Parola. In questo caso il rito si modella sulla Liturgia della Parola della messa, come indicato a p. 68 del Messale; questa modalità celebrativa, infatti, può essere molto utile nella pastorale dei luoghi di lavoro o nelle rettorie (aperte anche negli orari della pausa pranzo per gli uffici), nei luoghi di cura, o qualora la celebrazione si svolgesse in orari serali, per venire incontro a lavoratori e studenti.
– Il Messale prevede il rito delle ceneri solo nel primo mercoledì di Quaresima e non può essere spostato in altro giorno, e mai va compiuto di domenica, neppure fuori della messa a motivo del carattere pasquale della domenica che è sempre Pasqua della settimana.
LE CENERI IN CATTEDRALE
Nella chiesa cattedrale, il prossimo 5 marzo, Mercoledì delle Ceneri, saranno due le celebrazioni con l’imposizione delle ceneri. Alle 18 messa solenne presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia. Alle 20.30, invece, nell’ambito dell’iniziativa del Servizio diocesano di pastorale giovanile, “Scendi …in cripta”, l’arcivescovo coadiutore Angelo Panzetta presiederà l’eucarestia per i giovani nella cripta. Dalle 19,30 ci saranno alcuni sacerdoti a disposizione per ascoltare le confessioni.







