Mercoledì scorso, presso la sala conferenze del palazzo dell’antico seminario di Piazza Duomo, si è tenuto un incontro promosso dal Serra Club in collaborazione con la piccola comunità del seminario arcivescovile di Lecce.
Al saluto dell’arcivescovo Michele Seccia, sono seguiti gli interventi del rettore don Antonio Bergamo e della dott. Maria Silvestrini, governatrice del Distretto 73 del Serra Italia International.
Il Serra Club International è un’organizzazione cattolica laica fondata per promuovere e sostenere le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata. Presente in numerosi Paesi, unisce laici impegnati nella preghiera, nel servizio e nella promozione vocazionale. Collabora con le diocesi e le comunità religiose per coltivare una cultura vocazionale viva e diffusa.
Mons. Seccia, nel suo saluto, ha avuto modo di sottolineare il compito impegnativo ed esaltante del Serra Club, ricordando a ciascuno dei presenti di non dimenticarsi mai di chiedere al Signore cosa fare della propria vita, di come spenderla al meglio, sottolineando che chi accompagna, chi si rende sostegno del discernimento e della ricerca e della definizione di sé non potrà mai essere visto come colui che svolge una missione neutra, ma, invece, come la testimonianza vivente della Parola che chiama per nome ciascuno.
È seguito, poi, l’intervento del rettore don Antonio Bergamo, che ha ricordato l’importanza della coscienza vocazionale di ogni battezzato, di cui l’istituzione del seminario arcivescovile è segno. Una missione che va ben oltre il contribuire passivamente a una sorta di “catena di montaggio”, ma che trova il suo compimento nella cura individuale del singolo seme posto in ogni cristiano, essendo generativi in un mondo pieno di vocazioni, ma troppo spesso anestetizzate dal rumore assordante della quotidianità che non permette di apprezzarle a pieno e nella loro forma più bella. Ha concluso, infine, sottolineando come ogni giorno si rischi di perdere lo slancio interiore che ognuno possiede per passare invece dal tempo, ovvero la vita di tutti i giorni, all’eterno, dove il talento, l’energia e la passione che il Signore ha posto in ciascuno, permette di non disperdere neanche un granello dell’immenso dono della vita.
Maria Silvestrini ha presentato la storia, la missione e gli sviluppi della realtà del Serra, sottolineando il suo essere a servizio delle vocazioni e alla costruzione di una rete di relazioni solidali che possano essere seme per il tessuto ecclesiale e sociale. Ha poi evidenziato come nell’attuale contesto culturale e sociale ogni battezzato non può non sentire urgente l’impegno a sostenere e promuovere una cultura vocazionale e cammini di formazione attenti in particolare ai più giovani. Un intervento appassionato e incisivo che ha coinvolto i presenti, valorizzando l’impegno di ciascuno.
L’incontro si è concluso con il ringraziamento dell’arcivescovo a tutti i partecipanti e alla dott.ssa Silvestrini per il suo intervento che, nel pieno spirito del fondatore di questa realtà, Junipero Serra, ha invitato piantare il seme di un Serra Club nella diocesi di Lecce, un immenso primo ausilio concreto nei confronti delle vocazioni alla vita dei giovani.






