La Chiesa di Lecce sta vivendo un’intensa estate missionaria, segnata da diverse iniziative e celebrazioni, che vedono giovani, volontari, seminaristi e sacerdoti in rappresentanza dell’Arcidiocesi.
Nella giornata di ieri sono partiti da Fiumicino alla volta del Benin i 14 giovani volontari del progetto “Dritti al cuore”, promosso per il secondo anno consecutivo da Missione Effatà Onlus in sinergia con le Suore Salesiane dei Sacri Cuori.
Tra loro anche Filippo Macchia e Damiano Gianfreda, due seminaristi dell’arcidiocesi di Lecce, pronti a vivere un’esperienza di missione intensa e trasformativa nelle comunità di Porto Novo e Péporiyakou.
Il gruppo è accompagnato da Suor Odette Nyiramanzi, missionaria e consigliera scolastica delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori. Presente in aeroporto anche Madre Lucia Neve Ingrosso, superiora generale della Congregazione, insieme a Suor Sissis, superiora della comunità della comunità di Roma, che hanno voluto condividere con i giovani un saluto, una benedizione e un segno di incoraggiamento prima del viaggio.
Viaggio che è cominciato già qualche giorno prima, con l’invio missionario celebrato nella cappella dell’Istituto Filippo Smaldone di Roma, con la benedizione a tutti i giovani partecipanti, sotto lo sguardo premuroso e la protezione affettuosa delle suore della comunità. Fino al 3 agosto, i giovani saranno coinvolti in attività educative, ludiche ed evangelizzatrici al fianco delle suore, rivolte in particolare ai bambini dei villaggi e ai piccoli con disabilità uditiva.
Tra le attività previste ci saranno anche giornate di missione in ospedali da campo e momenti di incontro con le donne di Péporiyakou impegnate nella produzione artigianale di sapone, grazie a un progetto avviato alcuni anni fa con il sostegno della Cei e oggi divenuto sostenibile e duraturo grazie all’impegno delle suore missionarie del Centre San Filippo Smaldone.
Missione Effatà Onlus, nata nel 2007 nella scia luminosa di San Filippo Smaldone, fondatore delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori e grande apostolo dei sordi, è oggi presieduta da Mariassunta Frabotta, giovane missionaria laica. Dopo aver guidato nel mese di giugno un gruppo di giovani in missione in Ruanda, ha lasciato ora il testimone a suor Odette per accompagnare questo secondo gruppo nella tappa africana in Benin.
“La scelta di servizio – afferma il diacono Vinicio Russo, direttore del Centro missionario diocesano -, intrapresa dei seminaristi nel fare un campo estivo è stata fatta in collaborazione con il Centro missionario diocesano e rappresenta un messaggio importante e significativo in quanto ci fa toccare con mano le situazioni di povertà che vivono in Africa ma allo stesso tempo ci consente di conoscere anche la vivacità di una Chiesa giovane che oggi cammina in maniera sinodale e missionaria con la nostra Chiesa”.
Pertanto – conclude il direttore – l’esperienza di Damiano e Filippo crea comunione tra il seminario regionale, le parrocchie di provenienza dei due volontari (San Pio X in Lecce e Maria SS. Assunta in San Pietro in Lama) e la Chiesa diocesana, ponendo le basi al fine di riportare la testimonianza anche e soprattutto nella nostra Chiesa.
Il 2 luglio scorso, infatti è stata consegnata loro dall’arcivescovo di Lecce, Angelo Raffaele Panzetta la coroncina missionaria. (LEGGI)
In contemporanea, prosegue anche il Pellegrinaggio di speranza e di preghiera in Albania vissuto da gruppo di operatori pastorali della diocesi, sulle orme dei martiri albanesi (LEGGI). Il gruppo, arrivato nella giornata di lunedì 14 luglio ha fatto dapprima tappa presso la cattedrale ortodossa di Tirana. Dopo un momento di preghiera, il direttore del Centro missionario, insieme all’assistente regionale dell’Ordine francescano secolare (Ofs), Fra Angelo De Padova, due giovani e una rappresentanza dell’Ofs di Lecce, hanno visitato uno dei bunker – museo del dittatore Enver Hoxha, memoria delle oppressioni e delle torture subite soprattutto dai cattolici.
Particolarmente significativo l’incontro vissuto nella mattinata di ieri con l’arcivescovo metropolita di Scutari-Pult, Padre Giovanni Peragine, presente tra i 54 presuli che nella solennità del Santi apostoli Pietro e Paolo, hanno ricevuto il pallio, insieme all’arcivescovo Panzetta, (LEGGI) al quale ha rivolto i suoi saluti e l’invito per il prossimo anno di venire in Albania.
Grazie a questi cuori missionari e generosi che permettono l’oggi della Chiesa in uscita e portano la missione ad gentes ad essere concretezza.






