C’è un fermento speciale, in questi giorni a Lecce, nei corridoi e negli spazi della parrocchia Santa Maria dell’Idria.

 

 

Un’energia silenziosa ma intensa, fatta di mani che preparano, di cuori che aspettano e di sguardi che già sanno riconoscere il valore dell’incontro. Domani, domenica 16 novembre, la comunità si radunerà per celebrare la IX Giornata diocesana del povero, un appuntamento che ogni anno diventa sempre più un punto luminoso nel cammino della Chiesa e della vita cittadina. 

Nel salone e nel chiostro, i volontari della Caritas diocesana, in collaborazione con la Fondazione Casa della Carità e il Gruppo del Volontariato Vincenziano stanno lavorando da giorni con dedizione per trasformare gli spazi in un luogo di accoglienza autentica. Tavoli, stoviglie: ogni dettaglio porta con sé la volontà di far sentire a casa i circa cento commensali attesi per il pranzo comunitario. Qui non ci saranno “ospiti” e “servitori”: ci saranno persone che si incontrano, che condividono, che si riconoscono. 

La diocesi ha scelto di celebrare in questi luoghi l’appuntamento di quest’anno per un motivo particolare: la parrocchia è retta dai padri della Congregazione della Missione fondata da San Vincenzo de’ Paoli, che celebra il Giubileo dei 400 anni dalla sua erezione. Una ricorrenza che aggiunge un valore simbolico alla giornata dedicata ai poveri, proprio nel luogo in cui l’eredità vincenziana dell’accoglienza e del servizio ai più fragili continua a tradursi in gesti quotidiani. 

A rendere ancora più significativa la giornata sarà la presenza e la guida spirituale di mons. Cristoforo Palmieri, vescovo emerito della diocesi di Rrëshen e membro della Congregazione della Missione. Sarà lui a presiedere la celebrazione delle 11, portando la sua voce autorevole e il suo sguardo profondamente umano, maturato in anni di servizio, ascolto e testimonianza. 

Al termine della celebrazione, si svolgerà il consueto pranzo, momento centrale della giornata, pensato per favorire un clima di incontro e condivisione.  In vista dell’appuntamento, il parroco Padre Carmine Madalese sottolinea il valore dell’iniziativa: «Accogliere la Giornata del povero durante l’anno giubilare vincenziano ha per noi un significato profondo. San Vincenzo ci ricorda che i poveri non sono destinatari di assistenza, ma maestri di umanità. Questa IX Giornata, nel cuore dell’Anno Giubilare 2025, vuole essere per la carità vincenziana una testimonianza viva della fede che si fa servizio e missione per portare speranza ai più bisognosi. Dalle case costruite per chi non ne ha, fino al pane condiviso alla tavola del Santo Padre, la Famiglia Vincenziana rinnova il suo impegno a camminare accanto ai poveri come “pellegrini di speranza” nel mondo, specialmente in quest’anno santo giubilare»

La IX Giornata del povero non è soltanto un evento: è un richiamo. Un invito ad aprire gli occhi su ciò che spesso ignoriamo, ad allargare il cuore verso chi ci passa accanto senza fare rumore, a ritrovare la gioia pura che nasce dal donare e dal lasciarsi toccareE, come sempre, saranno gli ultimi a diventare i primi.

 

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