Nella memoria liturgica di San Giuseppe Cottolengo, ieri sera, nella chiesa parrocchiale di Sant’Andrea Apostolo in Novoli, durante la messa presieduta dall’arcivescovo Michele Seccia alla quale hanno concelebrato gli arcivescovi Angelo Panzetta e Luigi Pezzuto e una rappresentanza del clero leccese, Simone Maria Politi ha ricevuto il ministero dell’Accolitato.

 

 

Nella cornice familiare della comunità parrocchiale novolese dove attualmente presta servizio pastorale, il giovane Simone ha vissuto un altro passo significativo nel suo cammino verso il presbiterato.

Durante l’omelia, l’arcivescovo ha sottolineato la centralità del servizio nella vita del cristiano e, in particolare, nel cammino di coloro che si preparano al ministero ordinato e ha evidenziato come Simone, abbia incarnato durante l’esperienza al Cottolengo di Torino il servizio pastorale ai più bisognosi. 

Rivolgendosi a lui, poi, lo ha esortato ad accogliere Cristo nella propria vita e a donarlo agli altri, con la stessa semplicità e profondità con cui si porta l’Eucaristia ai fratelli più fragili; ha richiamato l’importanza di vivere questo ministero come esercizio concreto della carità e della comunione, spronandolo a portare Gesù eucaristico nelle case degli ammalati e degli anziani, recuperando la pia pratica dei primi venerdì del mese

«Ho ammirato la tua docilità – ha concluso Seccia – e la capacità di metterti totalmente al servizio dei più bisognosi senza ritrosia, ma con totale dedizione: non dimenticare mai la preziosa esperienza acquisita nel servire i “poveri” e gli esclusi».

La celebrazione è stata animata dal coro parrocchiale e con grande partecipazione della cittadina e dalla rappresentanza comunale, affiancate dai fedeli delle parrocchie di Lecce e di altre realtà, nelle quali Simone ha svolto il suo cammino pastorale, dal Centro volontari della sofferenza, dall’Azione cattolica diocesana e da alcune comunità religiose.

Simone Maria Politi, giovane leccese di 29 anni, avendo ricevuto lo scorso 7 ottobre l’Ammissione agli Ordini sacri, a conclusione della formazione teologica e pastorale, iniziata a Molfetta – dove si è formato per 5 anni, 4 dei quali al Pontificio Seminario Regionale Pio XI -, e proseguita sia nell’anno di servizio svolto al Cottolengo di Torino sia negli anni prestati a servizio della diocesi, continua a vivere con generosità, cura e dedizione il suo percorso di discernimento, sostenuto dalla preghiera e dall’affetto della Chiesa leccese e dai suoi pastori. Avendo ricevuto il ministero all’Accolitato, si avvicina con passo deciso e consapevole alla tappa dell’ordinazione diaconale.

 

Racconto per immagini di Arturo Caprioli.

 

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