Netherlands, Amsterdam, 27.02.2022 – A demonstration against war in Ukraine. Protest against Russian invasion of Ukraine.
A seguito delle serrate riunioni di aggiornamento con Caritas Italiana e Prefettura di Bari e del recepimento delle linee guida emanate dalla Segreteria Generale CEI con nota del 03 marzo, si confermano tutte le indicazioni fornite sin ora e, in ordine alle possibili prossime accoglienze si specifica quanto segue:
– L’Unione Europea ha deliberato in favore dei profughi il riconoscimento della protezione internazionale per cui tutte le persone “stabilmente residenti” in Ucraina verranno considerate rifugiate per almeno un anno e beneficeranno di permesso di soggiorno valido per lavorare ed essere iscritti al SSN (così da agevolare tutte le procedure per la profilassi COVID19);
– ad oggi sono in fuga circa 1 milione di persone ma l’ONU stima un esodo dalla portata abnorme, di un numero ricompreso tra i 5 e 10 milioni di profughi;
– in Italia i profughi saranno accolti prioritariamente nei C.A.S. (centri di accoglienza straordinaria) e nella rete S.A.I. (sistema accoglienza integrazione);
– Ulteriori accoglienze saranno realizzate, secondo necessità, in raccordo con Caritas Italiana e Caritas Diocesana ricorrendo a strutture private che dovranno necessariamente essere riconosciute dalle Autorità competenti;
– In particolare, la delicata accoglienza di minori stranieri senza accompagnatori adulti (MSNA) dovrà essere preferibilmente praticate, in raccordo con Caritas, previa autorizzazione del Tribunale per i Minorenni e dell’Ente Locale, in famiglia o in contesti comunitari a dimensione famigliare;
– A tale scopo, in attesa di ricevere indicazioni da Caritas Italiana e dal Ministero dell’Interno, questa Caritas Diocesana ha avviato un’azione di monitoraggio e censimento delle strutture e delle disponibilità all’accoglienza;
L’emergenza in corso è definita, a più livelli, alquanto complessa anche per i repentini ed imprevedibili cambiamenti delle circostanze e, pertanto, si richiede la massima condivisone e sinergia fraterna degli interventi così da evitare sprechi di risorse ed essere efficace segno di comunione autentica.
Pertanto, si ribadisce che:
- Caritas Italiana e Croce Rossa Italiana al momento non organizzano raccolte ed invii di medicinali né di generi di prima necessità, né hanno dato mandato ad altri di farlo; dal monitoraggio costante dei bisogni e dal confronto con le Caritas locali emerge l’impossibilità di reperire siti di stoccaggio, né vi sono le necessarie condizioni igienico-sanitarie. Sia le Caritas in Ucraina che quelle dei Paesi confinanti sono al momento in grado di fronteggiare l’emergenza con le risorse in loco e chiedono invio di fondi per organizzare gli aiuti.
- allo stato, non è richiesto intervento di volontari per operare in Italia, Ucraina e/o Paesi Europei, la cui disponibilità è sempre possibile manifestare a questa Caritas Diocesana;
- per donazioni sull’iban della Diocesi con la causale “emergenza-ucraina” iban: IT35X07601 04 0000 00020 878708 intestato a Diocesi Di Molfetta Ruvo Giovinazzo Terlizzi
- per comunicare disponibilità alle accoglienze o al coinvolgimento in attività di volontariato rivolgersi alla propria Parrocchia o scrivere a caritasmolfetta@libero.it
per approfondimenti:
– testi: “Salute e Sviluppo”, Caritas Italiana/Quaderno 5
– https://www.caritas.it/
– https://www.caritas.org/
– https://www.diocesimolfetta.it/caritas/category/caritas-diocesana/
Don Cesare Pisani
Direttore Caritas Diocesana
Comunicato stampa 03.03.2022 – Caritas pro Ucraina
clic qui per l’articolo sul sito della Diocesi di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi