“Il lavoro, in diocesi, l’ho visto e sto continuando a vederlo e non posso che dare onore a voi per quello che avete proposto. Andiamo avanti così e potremmo solo dire grazie al Signore che ci dà non solo le idee ma anche la determinazione e la provvidenza per portarle a compimento fino in fondo”.
Queste le parole dell’arcivescovo di Lecce, mons. Michele Seccia, che nella mattinata di ieri ha aperto le porte di casa presso il salone dell’episcopio Piazza Duomo a Lecce, per presentare il progetto socio-sanitario promosso da Fondazione Caritas diocesana Lecce e sostenuto dalla Fondazione Roma al fine di assegnare un contributo decisivo nello sviluppo e nel potenziamento dei servizi sanitari e sociali nella diocesi leccese.
La Fondazione “Caritas diocesana di Lecce”, di cui è presidente don Nicola Macculi, che è anche direttore della Caritas diocesana, costituisce il veicolo operativo della Caritas Diocesana di Lecce e ne supporta l’offerta di servizi e la promozione di opere ed iniziative, a tal fine sfruttando la propria specializzazione nel project management e nel fund-raising. La realizzazione degli interventi previsti sarà coordinata da Salvatore Renna, consigliere di amministrazione della Fondazione leccese, in continuità con la sua attività sin qui svolta per la ideazione e sviluppo del progetto.
La conferenza, moderata da Marcello Favale, dopo i saluti e i ringraziamenti di don Nicola Macculi, ha visto tra gli interventi, quello dell’arcivescovo coadiutore Angelo Raffaele Panzetta, che ha affermato come “La giornata di oggi offre una duplice soddisfazione. Innanzitutto, la soddisfazione per il risultato conseguito perché il servizio socio-sanitario della Caritas metterà a disposizione, sia possibilità diagnostiche e terapeutiche, che possibilità di trasporto e di assistenza”.
“Insomma – prosegue mons. Panzetta – si tratta di un servizio pluriforme ma di grande qualità e questo ci rende gioiosi e anche, in un certo senso, potremmo dire ‘santamente orgogliosi’ perché la Caritas diocesana ha mostrato la sua vivacità, la capacità di progettazione e di lavorare in rete con istituzioni ancora più grandi noi, come è la Fondazione Roma che fatto ha messo a disposizione le quasi totalità delle risorse che sono necessarie a conseguire questa finalità”.
“Oggi – ha concluso l’arcivescovo coadiutore – chiunque lavora nel servizio sociale sa bene che le risorse non bastano mai e quindi le istituzioni senza far rete non riescono a combinare niente, invece questo progetto è un esempio di come un’istituzione prestigiosa (la Fondazione Roma) e un’istituzione profetica e di pace come la Caritas hanno messo insieme le loro capacità progettuale e le loro risorse umane. E per questo siamo veramente felici di poter mettere a conoscenza di tutti un risultato straordinario con una metodologia bella e ampiamente esportabile affinché sia diffusa nelle nostre comunità e ovviamente nei nostri territori”.
Marco Pandozi, consigliere di amministrazione della Fondazione Roma con delega per le attività nel Sud Italia, ha aggiunto che “nella sua mission, la Fondazione, ha ritenuto che l’ambito socio-sanitario fosse quello sul quale si dovesse intervenire con priorità assoluta, essendo l’ambito che riscontra una maggiore difficoltà in questo Paese”.
“Noi dobbiamo operare – ha aggiunto Pandozi – perché vengono riaffermati i diritti fondamentali dell’individuo, tra questi il primo è certamente la salute. Il progetto che stato messo in campo dalla Caritas è molto articolato che andrà a risolvere una serie di esigenze. Oggi ci sono famiglie che sono costrette a scegliere se pagare la bolletta o curarsi, quindi mi auguro che ben presto si possa iniziare concretamente con le attività perché quello che ci interessa maggiormente è la concretezza in cui vogliamo lasciare il segno e cercare di portare benefici a questa comunità”.
Il progetto, come illustrato da Salvatore Renna, responsabile di progetto per Fondazione Caritas diocesana Lecce, prevede quattro interventi strategici: l’acquisto e l’allestimento di un ambulatorio mobile multidiagnostico e di un mezzo multifunzionale per il trasporto di persone con disabilità, la creazione di un ambulatorio odontoiatrico e l’arredamento del Centro “Matteo 25”, dedicato all’assistenza diurna per persone disabili.
Il sostegno della Fondazione Roma contribuirà in modo determinante all’estensione dei servizi sanitari e all’accessibilità delle cure anche nelle aree più periferiche o fragili del territorio, promuovendo l’inclusione e contrastando la marginalità sociale.
Infine, mons. Seccia, a conclusione della conferenza, ha sottolineato che “si tratta di una iniziativa particolarmente importante per tutta la comunità diocesana ma soprattutto per i più poveri e i più bisognosi verso i quali i volontari della Caritas diocesana si spendono quotidianamente nello spirito di carità, per cercare di alleviarne i disagi e i bisogni. Ringraziamo la Fondazione Roma per aver scelto di sostenere il progetto della Fondazione Caritas di Lecce per questa prima presenza nel territorio pugliese che speriamo possa essere foriera di altre iniziative sempre in favore delle famiglie più svantaggiate delle nostre comunità”.
Il progetto rafforza, così, l’operatività del protocollo d’intesa con la Asl di Lecce (LEGGI), rinnovato nel febbraio del 2024, volto a coordinare le attività socio-sanitarie e incrementare il numero di utenti assistiti.
Photogallery di Arturo Caprioli.






