Sarà l’arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta, domani 15 agosto alle 11, a presiedere in duomo il solenne pontificale della solennità di Maria Vergine Assunta in cielo, titolare della cattedrale di Lecce.
Secondo la ricostruzione di Giulio Cesare Infantino, autore della “Lecce Sacra”, l’intitolazione alla Vergine Assunta in Cielo risale proprio all’anno di edificazione della primissima cattedrale medievale nel 1114: “Fu il Duomo ch’ora veggiamo […] dedicato alla Santissima Vergine Assunta in Cielo nell’anno mille cento e quattordici.”
Quindi, già alcuni secoli prima della proclamazione del dogma dell’assunzione nel 1950 da parte Pio XII il culto mariano, e la devozione all’Assunta, in particolare, erano già molto forti e presenti a Lecce e ha persistito per tutta la vita della cattedrale fino ai giorni nostri.
Ne sono testimoni la magnifica tela del 1751 ad opera di Oronzo Tiso che svetta nell’abside dell’altare maggiore in cui si ammira Maria mentre viene accompagnata in cielo da uno stuolo di angeli, e un’altra ancora più antica sul soffitto sopra l’altare maggiore ad opera del Catalano con Maria, elevata al cielo tra gli apostoli che assistono al prodigio. Ciò testimonia l’antico culto posto a origine della cattedrale di Lecce e come da tradizione di quasi tutte le cattedrali italiane, di Europa e del mondo risalendo circa alla Chiesa delle origini nel V secolo dopo Cristo.
Per completezza, va aggiunto che nel 1668, il vescovo di Lecce, Luigi Pappacoda scelse come contitolari della cattedrale anche i Santi Oronzo, Giusto e Fortunato. E per una felice coincidenza, proprio domani, nella festa mariana dell’estate, prende il via la solenne undena.
Al termine della messa, l’arcivescovo benedirà la nuova statua di Sant’Oronzo che nei giorni dell’undena si farà pellegrina nelle marine del territorio diocesano (LEGGI).






