Mercoledì scorso si è tenuto il quarto appuntamento degli incontri “Scendi ..in cripta”, proposti dal Servizio diocesano di pastorale giovanile.
Questa volta, i giovani hanno avuto modo di confrontarsi personalmente con la Parola prendendola in mano e meditandola secondo il metodo della Lectio divina con la tecnica dei quattro colori.
All’arrivo i ragazzi sono stati accolti, in cattedrale, dalle note di Einaudi e hanno preso posto, suddivisi per fasce di età, in cerchi al cui centro era presente la Parola illuminata da una piccola candela e una scatola di colori.
Il momento, dopo alcune piccole indicazioni, è cominciato con l’invocazione allo Spirito Santo per predisporre il cuore all’ascolto e la mente alla meditazione; poi è stata data lettura del Vangelo di Lc 10, 25-37, episodio nel quale un dottore della Legge interroga Gesù chiedendo cosa deve fare per avere la vita eterna e Gesù, invitandolo a trovare lui stesso una risposta, racconta la parabola del Samaritano.
Una breve introduzione metodologica sull’utilizzo dei quattro colori ha introdotto il momento successivo: i ragazzi con la pagina di Vangelo tra le mani dovevano, ciascuno personalmente, prendere familiarità con la Parola partendo dall’oggettività di quanto riportato nel testo fino a scoprire cosa lo Spirito Santo suscitava in loro.
In un primo momento i giovani sono stati invitati a riconoscere la cronaca, i fatti, le notizie, i personaggi, le azioni (lectio). Successivamente, dopo una breve condivisione, è stato chiesto di vivere un secondo step (meditatio), sottolineando la frase che più è piaciuta nel Vangelo per poi condividerla con i compagni di cammino. Ancora una volta in un silenzio raccolto è stato chiesto di esprimere con semplicità una preghiera o una semplice invocazione riguardo il testo evangelico (oratio).
La grande sorpresa è stata vedere come ciascuno avesse tanto da scrivere… la manciata di minuti non è bastata per fermare il fiume in piena del cuore dei ragazzi riversato sulle pagine di appunti. Infine, i ragazzi sono stati invitati ad esprimere un proposito o compiere un’azione in un tempo della giornata (actio), decidendo ciascuno nel proprio cuore di alzarsi dalla comodità del divano prendendo un impegno.
Intonando un canto, poi, si è scesi in cripta per un approfondimento biblico utile ad accompagnare, ragazzi e giovani, alla lettura dei fatti descritti nel Vangelo mostrando la bellezza e la complessità del testo biblico e gustandone la ricchezza che pone interrogativi di vita.
Il passo evangelico, infine, è diventato attualizzazione e preghiera che ha ripercorso l’incontro con tre protagonisti della parabola: quell’uomo mezzo morto sulla strada, siamo noi che con i colpi della vita; le ferite del passato, i dolori e le incomprensioni, il peccato… restiamo paralizzati senza speranza e più vuoti di prima. Il samaritano, è il Signore, straniero attento e amorevole che ci sorprende facendosi così incredibilmente vicino, nello slancio generoso e tenace verso di noi. L’albergatore, infine siamo chiamati ad essere noi, a farci prossimi di chi ci sta intorno, prolungando, lì dove ci troviamo lo sguardo di compassione del Signore che ci dice portandoci un fratello “Abbi cura di lui”! L’albergo che tutti accoglie, siamo noi, tua Chiesa! In quest’ultimo momento, i giovani hanno condiviso la loro preghiera personale documentando una maggiore familiarità con la Sacra Scrittura e il desiderio di potersi incontrare nuovamente.
Prossimo appuntamento? Mercoledì 5 marzo per un momento di riflessione e la celebrazione delle Ceneri con l’arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta. Seguiranno a breve aggiornamenti su luoghi e orari.






