In occasione del Convegno Ecclesiale Nazionale l’Arcidiocesi promuove una serie di eventi per raccontare il volto della città
«La fede non può rinunciare in ogni tempo a dirsi nelle forme dell’arte e l’arte non può fare a meno di pensarsi nei termini della trascendenza e del confronto con le religioni in quanto esperienze di cultura – sottolinea l’Arcivescovo di Firenze, card. Giuseppe Betori –. La serie di eventi che l’Arcidiocesi propone in occasione del Convegno, dedicato al tema del rapporto tra fede cristiana e umanesimo, stanno a dimostrare questo Le esposizioni che presentiamo mostrano come tra arte e sacro non sia possibile l’ignoranza. Il filo a volte sottile, magari pieno di nodi e di asperità, è sempre stato e continua ad essere teso tra questi due poli e rivela il bisogno che hanno l’uno dell’altro. È nella natura dell’arte una dimensione sacra ineliminabile, in quanto essa è per sua vocazione chiamata ad aprire al mistero, ad anelare a una redenzione, anche nel momento della denuncia più radicale. Questi eventi, inoltre, vogliono raccontare ai convegnisti, ma non solo, il vero volto di Firenze dove bellezza, cultura e carità sono sempre state legate e nascono insieme, così come sono nate negli stessi anni del tredicesimo secolo la Cattedrale di Santa Maria del Fiore e la Confraternita della Misericordia. Nei mesi scorsi – conclude il card. Betori – abbiamo già presentato la ‘Casa della Carità’ primo gesto concreto verso il 5° Convegno Ecclesiale Nazionale. Il condominio solidale, che nascerà nel quartiere di Novoli alla periferia della città, potrà ospitare anziani soli e sarà destinato a servizi per persone svantaggiate e in disagio sociale. Questa opera si inserisce dunque nella lunga tradizione caritativa della città e dice ancora oggi che il volto di Firenze è la cura dell’umano».
tratto dal sito ufficiale del Convegno