La Mensa “Papa Francesco” a Chisinau, capitale della Moldavia, è uno dei luoghi dove la carità verso i poveri e gli anziani è realmente un dono di Dio ed è la testimonianza più reale di quanto Papa Francesco abbia fatto la scelta degli ultimi, fin dal primo giorno del suo pontificato.
Questa mensa, che porta il nome del Papa, è attiva in Moldavia da oltre 20 anni, ma alcuni giorni dopo l’elezione di Papa Francesco, don Cesare Lodeserto scrisse al Papa chiedendo di poter intitolare questo luogo di carità alla sua persona.
La risposta non si fece attendere, infatti, solo dopo pochi giorni la Segreteria di Stato presso la Santa Sede inviò una comunicazione acconsentendo a tale richiesta.
Ma il tutto non finisce qui, infatti nel corso degli anni Papa Francesco personalmente è intervenuto con delle donazioni in denaro per sostenere la mensa. Con grande stupore più volte don Cesare ha ricevuto comunicazioni dalla Elemosineria Apostolica, con cui il Papa informava che era ben felice di sostenere questa realtà dedita ai poveri e agli anziani.
In un recente colloquio di don Cesare con il Papa, quest’ultimo si è rivolto al sacerdote fidei donum della diocesi di Lecce con un’espressione molto semplice ed anche tipica della sua persona: “Ricordami la prossima settimana e ti manderò degli altri soldi per i nostri poveri della mensa”.
In verità, don Cesare non ha mai ricordato al Papa questa suo impegno, lasciando che fosse la Provvidenza a “occuparsi” del sostentamento della mensa, come di fatto avviene.
Nell’ottobre del 2018, l’arcivescovo Michele Seccia ha visitato, insieme ad alcuni sacerdoti della diocesi, la Mensa “Papa Francesco”, dando anche la sua disponibilità nel servizio di distribuzione dei pasti.






