Un lungo canale di gioia, di festa e di comunione oggi lega ancor di più la comunità diocesana di Lecce con Roma e con il Soglio di Pietro.

 

 

 

 

Il giuramento di fedeltà e di obbedienza dell’arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta al Santo Padre, simbolicamente rappresentato dal pallio dei metropoliti, conferma ancora una volta nella fede, così come hanno fatto i suoi predecessori, la bellezza di essere frammento e porzione del grande popolo di Dio che in Papa Leone riconosce il pastore universale. Stamattina, a partire dalle 9,30, in diretta dalla basilica di San Pietro in Roma, per gentile concessione di Tv2000 (ch 28) e per la regia leccese di don Emanuele Tramacere, sarà trasmessa sulla pagina Fb di Portalecce la solenne concelebrazione eucaristica presieduta dal Sommo Pontefice, nella solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, durante la quale imporrà il pallio dei metropoliti (SEGUI DAL LIBRETTO) a 54 presuli tra cui due pugliesi: l’arcivescovo metropolita di Lecce, Angelo Raffaele Panzetta (LEGGI L’INTERVISTA ESCLUSIVA) e l’arcivescovo metropolita di Scutari-Pult, Giovanni Peragine (LEGGI). Anche questa volta Portalecce proverà ad accorciare le distanze per unire la comunità diocesana alla basilica vaticana in preghiera per il suo nuovo pastore.

Il pallio è una fascia stretta di stoffa tessuta in lana bianca, incurvata al centro così da potersi appoggiare sulle spalle sopra la casula e con due lembi neri pendenti davanti e dietro, così che visto sia davanti che dietro il paramento ricordi la lettera ‘Y’.

È decorato con sei croci nere di seta, una su ogni coda e quattro sull’incurvatura, ed è guarnito, davanti e dietro, con tre spille d’oro gemmate a forma di spillone, o chiodo dette acicule.

Tale paramento rimanda all’immagine della pecorella raffigurata sulle spalle di Gesù Buon Pastore e simboleggia la comunione dei vescovi con il Papa.

I metropoliti, dunque, sono autorizzati ad indossarlo solo nel territorio della propria arcidiocesi e nelle altre diocesi della loro provincia ecclesiastica.

Significativa, a tal proposito, la delegazione che accompagna l’arcivescovo Panzetta in questo momento speciale per la sua vita e per quella della Chiesa di Lecce: insieme a don Vito Caputo sono presenti in basilica mons. Simone Renna, sacerdote leccese doc, al servizio della Sede Apostolica nel ruolo di sottosegretario del Dicastero per il clero, mons. Nicola Macculi, don Luca Nestola, don Tony Bergamo, don Mattia Murra, don Alberto Taurino, don Federico Andriani, don Andrea Gelardo, don Salvatore Corvino, don Antonio De Nanni e don Gianmarco Sperani.

L’intera comunità diocesana, pertanto, si stringe al suo pastore per manifestagli filiale affetto e disponibilità a camminare con lui sulle vie del Vangelo. (d.F.A.)

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