“Noi viviamo oggi una festa bellissima, non solo per questa comunità per la quale è una festa identitaria, perché le feste dei patroni, dei santi che amiamo, costituiscono quasi una saldatura dentro il popolo di Dio, che pur nella diversità delle sensibilità, nei modi di pensare e di sentire ci identificano in quei modelli evangelici che la tradizione pone davanti a ciascuno di noi”.

 

 

“Questa festa, dunque – ha aggiunto il nuovo pastore -, qui naturalmente ha una valenza più forte che altrove, mi pare di poter dire, perché anche alla luce delle parole che ha detto don Luca, questa è una città che si riconosce mariana e porta dentro di sé questa opzione per un tipo di spiritualità, con una tonalità mariana viva, presente e attiva che si trasferisce alle nuove generazioni”. 

Queste le parole dell’arcivescovo di Leccemons. Angelo Raffaele Panzetta, pronunciate all’inizio dell’omelia (IL TESTO INTEGRALE) durante la celebrazione eucaristica di ieri sera a Trepuzzi, sulla piazza antistante la chiesa matrice intitolata all’Assunta, gremita di fedeli, che si sono raccolti ancora una volta con devozione intorno alla patrona della città.

Hanno concelebrano don Luca Bisconti, parroco della matrice di Trepuzzi, don Gianmarco Speranidon Antonio Brunodon Emmanuel Riezzodon Gigi Mancadon Andrea Gelardo, segretario dell’arcivescovo e i diaconi Vinicio Russo e Mario Renna.

La festa dell’Assunzione della Beata Vergine Maria in Cielo – ha sottolineato l’arcivescovo Panzetta – rappresenta un “poliedro che non si può tenere in un unico sguardo ma è necessario guardarlo da più punti di vista. Ha un significato teologico, cioè ci parla di Dio; un significato cristologico perché ci parla di Gesù e del suo mistero pasquale; ha un significato mariologico perché si parla di Maria Santissima e del compito della sua vita; ha un significato ecclesiologico, perché ci parla del mistero della Chiesa e, da ultimo, ha un significato antropologico, perché parla di noi, della nostra umanità”. 

Infine, il presule ha esortato i fedeli, devoti a Maria Santissima, a “camminare dietro Maria di Nazareth, sicuri che Lei conosce la strada e ci indicherà per bene la direzione. A noi la responsabilità di diventare come Lei, uomini e donne che ascoltano la parola e cercano di metterla in pratica nella propria vita”.

Al termine della celebrazione, la statua della Madonna è stata ricollocata sull’altare maggiore, accompagnata dal presule, dai sacerdoti presenti, dal servizio liturgico e dai fedeli.

Oggi è la giornata del ringraziamento. Stasera alle 19,30 la celebrazione eucaristica presieduta da don Gianmarco. Al termine l’adorazione eucaristica e il canto del Te Deum.

 

 

Photogallery di Massimiliano Perrone

 

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