la sua morte nell’Ottava di Pasqua non coincidenza ma provvidenza – Sito Ufficiale dell'ArciDiocesi di Lecce

la sua morte nell’Ottava di Pasqua non coincidenza ma provvidenza – Sito Ufficiale dell’ArciDiocesi di Lecce – il giornale della Arcidiocesi di Lecce

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la sua morte nell’Ottava di Pasqua non coincidenza ma provvidenza – Sito Ufficiale dell’ArciDiocesi di Lecce










22Apr

la sua morte nell’Ottava di Pasqua non coincidenza ma provvidenza

articolo ripreso da portalecce

Un rapporto che affonda le radici però in una relazione di collaborazione e di amicizia, nata quando don Marcello Semeraro, oggi cardinale di Santa Romana Chiesa, era vescovo di Albano e lui, Papa Francesco era ancora il card. Bergoglio.

 

 

 

 

Il primo, Segretario speciale della X Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi e lui, l’arcivescovo di Buenos Aires, relatore generale aggiunto.

Ieri mattina, appena diffusa la notizia della morte del Papa, il card. Semeraro, prefetto del Dicastero delle cause dei santi, è intervenuto nello speciale della Radio Vaticana (GUARDA). Tanti ricordi sono affiorati alla sua mente. Uno dei tanti evidenzia il senso dell’umorismo di Papa Francesco: “Al momento di mettermi l’anello di cardinale – ha raccontato Semeraro -, egli mi fece una battuta, io nel sorridere mossi la mano e l’anello è caduto per terra e mi disse ‘questo ci mancava’. E poi la frase che mi ha ripetuto più volte: ‘comportati bene’ che alcuni giornali hanno interpretato come se mi avessero rimproverato. Invece era un’espressione familiare e di grande affeto reciproco”.

La sua eredità? “Un tema si cui il Papa ha molto puntato – ha osservato il cardinale, rispondendo alle domande di Massimiliano Menichetti, responsabile editoriale di Radio Vaticana – è quella della gioia dell’annuncio. Il tema della gioia egli lo ha trattato non solo nella Evangelii Gaudium ma anche nella Veritatis Gaudium e nella Gaudete et Exultate sulla chiamata alla santità: questa insistenza, questa coincidenza del suo incontro definitivo con il Signore nel giorno di Pasqua, nel giorno della gioia più grande per noi cristiani… dice tutto: non a caso l’Esortazione apostolica sulla santità comincia proprio così: la gioia riempie il cuore di chiunque si incontra con il Signore”.

“Ho sempre ritenuto – ha concluso Semeraro – le coincidenze come delle provvidenze da parte di Dio: che Papa Francesco sia morto nel giorno di Pasqua, (per noi l’lottava Pasquale è un solo giorno: nella liturgia diciamo ‘oggi Cristo è risorto!’) è un dono ed è per tutti noi un segno della Provvidenza di Dio”.



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