È stato diffuso ieri dall’ Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice, il libretto della solenne concelebrazione (SCARICA) che il Santo Padre Leone XIV presiederà nella Basilica Vaticana domani 29 giugno in occasione della Solennità dei Santi Apostoli Pietro e Paolo.
In questa occasione, il Romano Pontefice benedirà e imporrà il pallio a 54 presuli provenienti da tutto il mondo: tra di essi quattro italiani (LEGGI): l’arcivescovo metropolita di Lecce, Angelo Raffaele Panzetta, l’arcivescovo di L’Aquila, Antonio D’Angelo, l’arcivescovo di Pisa, Saverio Cannistrà e l’arcivescovo di Scutari (Albania), l’altamurano Padre Giovanni Peragine.
La celebrazione avrà inizio alle 9,30. Per gentile concessione di Tv2000, da Lecce, don Emanuele Tramacere curerà la diretta Fb trasmessa sulla pagina di Portalecce.
Semplice e significativo, il rito si svolgerà dopo l’omelia quando il cardinale protodiacono Dominique Mamberti – lo stesso che in occasione della elezione di Papa Prevost pronunciò l’Habemus Papam – presenterà al Santo Padre i metropoliti che riceveranno il pallio, usando con queste parole:
“Beatissimo Padre, i reverendissimi padri arcivescovi qui presenti: (li chiama per nome uno per uno), con ossequio fedele e obbediente verso la Santità Vostra e la Sede Apostolica, chiedono umilmente che Vostra Santità conceda loro il pallio, preso dalla Confessione del beato Pietro, quale segno dell’autorità di cui il metropolita, in comunione con la Chiesa Romana, viene legittimamente investito nella propria circoscrizione”.
Seguirà l’espressione del giuramento pronunciata dai vescovi che si accingono a ricevere il pallio:
“Io (nome e cognome), arcivescovo di (diocesi), sarò sempre fedele e obbediente al beato Pietro apostolo, alla Santa, Apostolica Chiesa di Roma, a te, Sommo Pontefice, e ai tuoi legittimi Successori. Così mi aiuti Dio onnipotente”.
Toccherà, successivamente, al Papa benedire i pallii con queste parole:
“O Dio, Pastore eterno delle anime, da te chiamate, per mezzo del tuo Figlio Gesù Cristo, con l’appellativo di pecore del gregge, e il cui governo hai voluto affidare, sotto l’immagine del buon Pastore, al beato Pietro apostolo e ai suoi Successori, effondi, per il nostro ministero, la grazia della tua benedizione sopra questi Palli, scelti a simboleggiare la realtà della cura pastorale. Accogli benigno le preghiere che umilmente ti rivolgiamo e concedi, per i meriti e l’intercessione degli Apostoli, a coloro che, per tuo dono, indosseranno questi Palli, di riconoscersi come Pastori del tuo gregge e di tra- durre nella vita la realtà significata nel nome. Prendano su di sé il giogo evangelico imposto sulle loro spalle, e sia per loro così lieve e soave da poter precedere gli altri nella via dei tuoi comandamenti con l’esempio di una perseverante fedeltà, fino a meritare di essere introdotti nei pascoli eterni del tuo regno. Per Cristo nostro Signore”.
Giunge, dunque il momento dell’imposizione del pallio. Il Santo Padre così si esprimerà:
“A gloria di Dio onnipotente e a lode della beata sempre Vergine Maria e dei beati apostoli Pietro e Paolo, a decoro delle Sedi a voi affidate, in segno della potestà di metropolita, vi consegniamo il pallio preso dalla Confessione del beato Pietro, perché ne usiate entro i confini della vostra provincia ecclesiastica. Questo Pallio sia per voi simbolo di unità e segno di comunione con la Sede Apostolica; sia vincolo di carità e stimolo di fortezza, affinché nel giorno della venuta e della rivelazione del grande Dio e del principe dei pastori Gesù Cristo, possiate ottenere, con il gregge a voi affidato, la veste dell’immortalità e della gloria. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”.
Quindi il Pontefice impone il pallio sulle spalle di ciascun arcivescovo e scambia con lui un segno di pace dicendo:
“La pace sia con te”.
Ciascun metropolita risponderà:
“E con il tuo spirito”.
La celebrazione proseguirà con la professione di fede e con la gioia di avere vissuto un momento ecclesiale, preludio a ciò che la comunità diocesana di Lecce vivrà nella sera dell’11 luglio prossimo, quando l’arcivescovo Angelo Raffaele Panzetta presiederà in Piazza Duomo la solenne concelebrazione con la quale inaugurerà il suo ministero episcopale quale pastore della Chiesa leccese.






