In vista del processo di accompagnamento della fase attuativa del Sinodo 2021-2025, come da lettera inviata il 15 marzo scorso a tutti i vescovi del mondo dalla Segreteria generale del Sinodo dei vescovi, presso il monastero delle Clarisse si è riunita l’équipe sinodale diocesana di Lecce.
Ad invitare tutti i componenti è stato il vicario generale mons. Angelo Raffaele Panzetta arcivescovo coadiutore di Lecce, per riportare a tutti la sua esperienza vissuta a Roma durante la seconda Assemblea Sinodale delle Chiese in Italia insieme a don Damiano Madaro, parroco di Santa Rosa in Lecce, Simona Abate, coordinatrice della Casa della Carità e a don Luca Bisconti, parroco di Maria SS. Assunta in Trepuzzi.
Questo cammino sinodale ha dimostrato di sorprendere più volte, come anche durante l’ultima Assemblea nazionale di fine marzo nella quale il popolo di Dio, convocato nella sua varietà, ha espresso la volontà di rivedere il documento proposto dal Comitato nazionale per le nuove linee pastorali, ritenuto non aderente alla ricchezza dei contributi dei quattro anni sinodali delle diocesi italiane.
Quello che è emerso dal confronto con i membri dell’équipe diocesana di Lecce è stata la consapevolezza di un autentico ascolto di tutti i delegati presenti all’Assemblea romana, per una nuova fase costruttiva, in coerenza col pieno stile sinodale dell’intero percorso di questi anni.
L’esigenza, poi, di programmare le prossime tappe locali di restituzione del lavoro diocesano, nella sua sintesi delle diverse fasi narrativa, sapienziale e profetica, ha rappresentato la volontà del gruppo di lavoro animato dalla profonda convinzione di consolidare il cammino fatto sino ad ora, continuando a coinvolgere i fedeli leccesi in incontri ancora da definire meglio nei contenuti, ma sicuramente significativi come Spirito e metodo sinodale.
Il Sinodo ‘dal basso’ ha ormai segnato una strada di non ritorno che tutti avvertono di continuare a percorrere.
I nuovi linguaggi della vita sono radicati in un’antropologia profondamente cambiata, sia per l’uomo che per la donna, e senza un autentico cambio di prospettiva, non ci può essere credibilità, e quindi autorevolezza, che è l’unico approccio che oggi ci si aspetta da clero e laici credenti.
In linea con la ricerca di nuove forme di evangelizzazione la Chiesa di Lecce procede nell’impegno di cammino sinodale di una Chiesa di comunione, partecipazione e missione.






