Si avvicina la terza Assemblea sinodale del 25 ottobre prossimo per definire, con votazione assembleare, il testo da cui scaturirà il documento finale che verrà consegnato all’Assemblea generale dei Vescovi perché determini modi e tempi del percorso futuro della Chiesa italiana.
Il discorso di Papa Leone XIV all’Assemblea della diocesi di Roma del 19 settembre scorso indica con chiarezza una linea ecclesiologica che non rigetta il cammino sinodale, ma lo riconduce al suo significato più profondo: il discernimento comunitario, il camminare insieme ascoltando lo Spirito senza ideologie, l’ascolto e il servizio all’interno della Chiesa promuovendo fortemente il ruolo del laicato, e la necessità di una testimonianza credibile e prudente per affrontare le sfide del tempo presente.
C’è molta attenzione alle parole del Papa per comprendere il suo approccio e significato relativi al sinodo 2021/2024; non si può affermare che nel contesto del 19 settembre abbia fatto ‘un discorso sul Sinodo’, ma sicuramente ha trattato temi legati alla sinodalità in modo esplicito.
Innanzitutto ha evidenziato alcuni frutti del cammino sinodale: impulso a valorizzare ministeri e carismi attingendo alla vocazione battesimale, importanza del carattere sacramentale della Chiesa e della esemplarità del popolo santo di Dio, stile di una Chiesa sinodale in missione che comprenda la funzione di guida come un esercizio pacificante e armonioso, potenziamento degli organismi di partecipazione.
Per poi indicare tre obiettivi prioritari: il primo è “la cura del rapporto tra iniziazione cristiana ed evangelizzazione, tenendo presente che la richiesta dei Sacramenti sta diventando un’opzione sempre meno praticata”. A questo fine il Papa sollecita tutti alla sperimentazione di strumenti e linguaggi nuovi, e chiede agli uffici del Vicariato “particolare cura della formazione continua dei catechisti”.
Un secondo obiettivo è quello di una pastorale che sappia accompagnare le diverse fasi della vita coltivando relazioni umane personalizzate e quindi significative, “una pastorale solidale, empatica, discreta, non giudicante, che sa accogliere tutti”.
Il terzo obiettivo parte dalla consapevolezza di una ‘emergenza formativa’ a tutti i livelli, che sappia stimolare comunità cristiane generative. Vengono segnalati i temi della giustizia sociale, la pace, il complesso fenomeno migratorio, la cura del creato, il buon esercizio della cittadinanza, il rispetto nella vita di coppia, la sofferenza mentale, le dipendenze, e tante altre sfide.
Ricomponendo il puzzle dei discorsi di Papa Leone XIV ad oggi, si può dire che l’attenzione ai segni dei tempi, la ‘fisionomia istituzionale del Sinodo dei vescovi’, la comunione, la collaborazione e partecipazione di tutto il popolo di Dio e l’armonia sono le chiavi di lettura del nuovo cammino Sinodale in Italia.






